2014 / pag. 110 / € 15
ISBN 978-88-98671-49-6
È questo un momento nel quale il poeta trova sotto il suo dire un abisso, un vaneggiare immenso, né vi si può distendere, addormentarsi o avere sonno, lui che ha per cuore l’uovo primordiale, con dentro pazzi di solitudine Deucalione e Pirra. Deve alzarsi, ormai. È tempo. Il mondo aspetta d’essere creato e il creatore è lui. Deve discendere più in giù degl’inferi, dove troverà uccisi Proserpina e Plutone, con tutte le stagioni e le morti e le albe. Là deve stendere il suo grido e spezzare il gravame del sonno, là deve lanciare il suo verbo e tendere l’orecchio al ronzio delle cose ritornanti.
[Domenico Alvino]