2014 / pag. 112 / € 15
ISBN 978-88-98671-09-0
Per smarcarsi dagli scacchi matti della «liquidità», del divorzio tra «sovranità» e polis, della crisi dello stato sociale, del tracollo della razionalità o dell’eccesso di «responsabilizzazione» dell’io, idonei ad annientarne il ruolo esistenziale, ciascun intellettuale marginale, individuo / uomo / cittadino, tardomoderno deve accettare una serie di nuove sfide e di obiettivi nuovi: costruire aeriformi «neon»-avanguardie culturali, ricostruire archeologie della «sovranità» e della polis, riedificare strategie anarchiche di tutela e difesa dello Stato, investire sulla missionarietà della resistenza civile e della registrazione / amplificazione delle «voci», e rielaborare nozioni originali di «morale», «democrazia» e «comunità». La sconfitta di ogni forma di capitalismo nomade muove attraverso una accorta riconfigurazione del ruolo culturale dell’intellettuale tardo moderno.
[Ivan Pozzoni]