2022 / pag. 68 / € 10
ISBN 979-12-80848-10-9
Le tue poesie sono scritte col sangue e non solo perché raccontano un legame di sangue importantissimo, ma soprattutto perché sono parole semplici e con lampi impressionano l’occhio e il cervello e faticano ad andarsene, anzi ritornano in un addio reiterato. Nei versi si percepisce il respiro della madre e il suo dolore perché deve abbandonare il figlio, ma al tempo stesso il cercare di rendergli questo “abbandono” temporaneo; insomma, questa madre si mette in gioco fino in fondo e, nonostante il dolore e la paura, suda progetti, sogni e sorrisi. E qui mi torna in mente la frase di Francesco Bacone:
I figli alleviano le fatiche, ma fanno più amare le sventure; aumentano le preoccupazioni della vita, ma mitigano il pensiero della morte.
[Antonio Veneziani]
Salvatore Rosella, nato a Sezze nel 1994, si laurea nel 2019 in Filologia Classica presso la Sapienza di Roma e attualmente lavora come professore d’Italiano nei licei. Collabora dal 2018 come attore e organizzatore nella compagnia Matutateatro. Nel 2021 fonda l’APS Passepartout, associazione no profit che promuove la società attraverso la cultura. Ha già pubblicato per deComporre Edizioni la silloge poetica In un bacio solo (2019), uscita poi anche nella versione illustrata da Matteo Ricci nel 2021.