Copertina La Piaja vol 1 web traccia2023 / pag. 80 / € 10
ISBN 979-12-80848-31-4
in edizione aggiornata

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L’Associazione culturale Golfo Eventi, partendo dal Settantesimo anniversario della Liberazione di Gaeta (2014), ha avviato un percorso di studi per la conoscenza di quelle che erano e che sono le ricchezze del nostro quartiere.
Nel corso del secondo conflitto mondiale, l’antica Piaja e località circostanti vengono completamente cancellate. Si tratta di un territorio abitato in prevalenza da agricoltori e pescatori e disseminato di beni di epoca romana e preromana, di conventi, chiese e cappelline.
Nel secondo dopoguerra, il rione è stato praticamente ricostruito. Alcune aree archeologiche erano già state abbattute, le poche rimaste sono state distrutte per far posto alle industrie e altre ancora inglobate all’interno di abitazioni. Quello che resta si trova in grave stato di rovina.
Il rione Piaja non è più la periferia di Gaeta, bensì il biglietto da visita della città. Bisogna, quindi, ripensare gli spazi cittadini anche nel quadro delle numerose iniziative per incoraggiare il turismo.

L’Associazione culturale Golfo Eventi nasce nel settembre 2012 dalla volontà di alcuni giovani uniti dalla passione per l’organizzazione di eventi a carattere sportivo, musicale, culturale e ricreativo. In questi anni, i membri dell’associazione hanno progettato e realizzato diverse manifestazioni tra cui Piaja in festa che unisce la scoperta della storia dell’omonimo quartiere di Gaeta alla musica e all’intrattenimento.

Copertina La Battaglia Nell Orecchio web2023 / pag. 40 / € 15
ISBN 979-12-80848-28-4

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La battaglia nell’orecchio è un libro per bambini bilingue, ucraino-italiano, da leggere in famiglia o da adottare come testo didattico nelle scuole. Ha bisogno del sostegno e delle spiegazioni degli adulti. L’opera è un’allegoria della guerra, la sua reinterpretazione emotiva. Le illustrazioni dell’autore completano l’esperienza delle paure e del dolore a causa dei conflitti, eppure non contiene scene dirette di violenza, perché grazie alla variazione dei colori, con l’utilizzo di tecniche visive e simboli universali della cultura europea, riesce a narrare l’immersione nello stato emotivo per gli accadimenti, concludendosi con un’alta nota positiva senza traumatizzare i giovani lettori. Scritto e illustrato da Jacques Jabié è stato tradotto in italiano da Nadia Gets e pubblicato da deComporre Edizioni col contributo dell’Associazione Insieme-Immigrati in Italia.

Jacques Jabié, scrittore ucraino per bambini, è autore di opere poetiche e in prosa, padre di tre figli, ha scritto questa fiaba un mese prima dello scoppio della guerra in Ucraina.

Copertina Convegno Itri con etichetta verde web2022 / pag. 100 / € offerta libera
ISBN 979-12-80848-27-7

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Il 13 e il 14 aprile del 2022 a Itri, su iniziativa del Museo del Brigantaggio e dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Itri, ha avuto luogo un evento culturale unico nel suo genere: un confronto pubblico tra intellettuali e società intorno alle possibilità interpretative della figura di Cristo, per valorizzare l’incidenza profonda di Gesù nell’immaginario simbolico collettivo, anche da un punto di vista non religioso, incrociando gli sguardi alternativi della psicoanalisi, della filosofia, della storia dell’arte e della grande letteratura europea.

Progetto realizzato col sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Archivi - Piano annuale 2022, L.R. 24/2019

Copertina Antologia Dragut 2022 web2022 / pag. 182 / € 15
ISBN 979-12-80848-25-3

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Anche in questa XI^ edizione del Premio Dragut, ho accolto volentieri l’invito del Comitato organizzatore a presiedere il coordinamento delle giurie delle quattro sezioni in cui il concorso si suddivide, prestando con entusiasmo e gioia la mia fattiva collaborazione. Partecipare a una manifestazione che ha superato il decennale mi ha reso orgogliosa, soprattutto per la stima che nutro verso il Comitato Dragut ODV e verso i giurati tutti che non hanno minimamente esitato ad aderire all’invito e a rendersi disponibili alla valutazione di opere di poesia, narrativa, arte e fotografia giunte da diverse parti d’Italia. Con loro prima e poi con i finalisti e i vincitori, ho avuto modo di condividere la lettura e la visione di opere emozionanti, rivelatrici di sensibilità differenti, stili originali e tematiche che accendono i riflettori e spaziano sulle tematiche più disparate e attuali del vivere. L’idea iniziale del Premio, che dalla sua istituzione ai nostri giorni, vuole oltrepassare ogni miopia per “restituire” al territorio geografico in cui è nato, ma anche superandone i confini di ogni ordine e grado, a una collettività più ampia e “sonnacchiosa” quello che un sanguinario corsaro di nome Dragut (e via via tanti altri personaggi e/o circostanze storiche vicine o lontane) depredò o negò. «Bisogna seminare per poi raccogliere i frutti», è stato scritto nella prefazione all’antologia della decima edizione, ebbene, è quello che s’intende continuare a fare, avvalendosi di collaborazioni e di sinergie che ampliano ogni anno di più gli orizzonti, contribuendo non solo alla crescita del Premio in quanto tale, ma della mentalità del “fare rete” per migliorare una collettività in fermento, non solo dal punto di vista culturale in senso stretto, ma in più aspetti del vivere sociale. Stimolare alla scrittura, la lettura, l’arte, lo studio, la fotografia, la creatività, l’originalità, serve a fermarsi, a valutare, a riflettere, a rimboccarsi le maniche, a proseguire con più speditezza. Dragut, insomma, torna ogni anno non più per depredare ma per restituire... per omaggiare e farci rendere grazie a quanto abbiamo già e a quel che si potrebbe avere in futuro.

[Sandra Cervone]

Sandra Cervone, giornalista pubblicista dal 1992, è nata e risiede a Gaeta dal 1961. Ha collaborato con il quotidiano Il Messaggero, redazione di Latina e curato l’Ufficio Stampa di numerose manifestazioni culturali per conto del Comune di Gaeta. Presidente dell’Associazione Culturale e casa Editrice deComporre, è anche l’addetto stampa della Breast Unit del Santa Maria Goretti di Latina Ha all’attivo numerose raccolte di versi e racconti. Da menzionare, per quanto riguarda la narrativa, sono: Oltre. Racconti del probabile (2013), Come una conchiglia (2015) e Tre di numero (2022) mentre per la Poesia ricordiamo Storia di un amore impossibile (1989), Andromaca e le altre (1997), Ali (2003), Di petali la luna (2010), Cantico Rupestre (2020) e L’aurora (2022), volume condiviso congli autori Max Condreas e Pasquale Vaudo. Ha vinto concorsi letterari e fatto parte di Giurie in varie zone d’Italia.

Copertina Le Spine Dei Fichi D India web2022 / pag. 54 / € 12
ISBN 979-12-80848-23-9

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Le spine dei fichi d’India: una favola per adulti rimasti bambini e per bambini che hanno il diritto di continuare a credere che il buono vince sempre, ma che niente viene regalato se non ci si mette del proprio. Una favola che ci racconta di una mamma che non si arrende davanti alla povertà, che non ha paura di essere sola nel crescere e provvedere ai propri figli, che ha il coraggio di chiedere, di fidarsi delle istituzioni senza pretendere nulla, di rimboccarsi le maniche e mettersi in gioco, anche in cose sino ad allora impensate, di osare. Una favola che ci fa riflettere sulla forza delle donne.

[Rossella Schirru]

A quanti leggeranno queste favole sento di dare un piccolo suggerimento: spalancate gli occhi dell’immaginazione e aprite bene le orecchie del cuore. Quindi attingete a sorsi e sorrisi le gocce miracolose del Bene. Lasciate che ogni pesantezza abbandoni il sentire e respirate a pieni polmoni l’odore salvifico del Mare che arriva... portatore di unicità, bellezza e vitalità. I Fichi d’India e le loro spine non vi procureranno alcun timore e si riveleranno veri e propri doni meravigliosi. Che solo occhi puri e abbracci sinceri potranno insegnarvi ad apprezzare.

[Sandra Cervone]

Tinnì Sequino nasce a Manfredonia (FG). Trasferitasi a Napoli, ama scrivere poesie e canzoni. Vincitrice di premi letterari ha ideato il mensile cittadino L’Angolo della Poesia. Counselor e Operatore di benessere, utilizza lo strumento dell’ascolto empatico nella relazione d’aiuto. Trasforma in versione fiabesca e di narrazione le difficoltà del vivere quotidiano. Ha pubblicato poesie in varie antologie (ad esempio Nelle parole il segreto del cuore in Comunico Ergo Sum/Premio di Poesia “Beato Gaetano Errico”), Versi di-versi (raccolta di pensieri poetici, 1991), Veli e Merletti (e-book Passerino Editore, 2020), Covi di vipere (versione e-book e cartacea per Passerino Editore, 2020); con deComporre Edizioni ha già dato alle stampe Come fiocchi di neve (2020) e Il colore delle magnolie (2021).

Gianni Guadalaxara, autore della fantastica copertina del volume, artista famoso per le sue opere che esaltano la luce naturale con i colori, è nato a Gaeta nel 1939. I suoi straordinari azzurri intensi richiamano quelli del cielo e del mare, ricordando proprio la terra in cui vive. Espone le tele nello studio di Corso Cavour e ha partecipato, in oltre 40 anni di attività, a numerose mostre personali o collettive, sia in Italia che all’Estero (memorabile quella di Cannes), persino con Picasso. Apprezzato in tutta Europa per l’arte e la capacità d’imprigionare la luce nei suoi quadri, è stato definito “pittore dello spazio”. Le sue opere più apprezzate raffigurano gli elementi paesaggistici e caratteristici della sua città di mare: le barche, le case bianche di Punta Stendardo o i gabbiani in volo. Hanno scritto di lui critici come Purificato, Bubboli, De Grassi. Lo scrittore e giornalista italiano Michele Prisco, andando a visitare una sua mostra, così ha scritto:
«...in una giornata grigia, senza sole, del colore livido metallico che assume la scogliera d’inverno... il sole per fortuna l’ho trovato entrando nella mostra di Guadalaxara, davanti alle sue tele... si tratta di una pittura capace di trasmettere la luminosità interiore, non ottenuta per scelta di colori e intonazione, ma per intima adesione al personale mondo poetico e tematico... I suoi quadri testimoniano una fedeltà alla sua terra in cui ha bevuto, sorso a sorso, tutte le essenze e gli incantesimi...»

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