2013 / pag. 142 / € 12
ISBN 978-88-908660-2-9
"Latitudini delle braccia" è un testo oscuro, non certo per la lettura ma perché immerso nella nebbia della guerra, nell'atmosfera alla Goya che accompagna la guerra. È il poema che ci aspettavamo sulla guerra e sulla pace (perché dopo la guerra viene la pace e la guerra rimane negli occhi).
[Giampiero Neri]
Se è vero che ogni autentica poesia è "civile" a prescindere dai temi, la ricerca di Iacovella sulla parola decide di esserlo in senso stretto, specifico e speciale. Non solo perché percorre la Storia per intero: dal momento drammatico della strage di Bologna (simbolicamente e inconsciamente associato, anche per ragioni generazionali, alla nascita di Iacovella stesso), alla ricognizione sensibilissima della terra natale, l'Abruzzo martoriato dalla guerra; fino alle due sezioni conclusive, "Un uomo tre per due" e "Cortocircuiti", sempre più focalizzate sul grandangolo del presente e includenti alcuni fra i vertici massimi della raccolta. La poesia di Iacovella è civile soprattutto in quanto non si chiama fuori dalla Storia.
[Alessandra Paganardi]
Nino Iacovella è nato a Guardiagrele nel 1968. Ha pubblicato una prima raccolta di poesie nel 2001 "Ballate di un solo giorno e della notte" (ExCogita Editore, Milano). Dal 2011 fa parte della redazione de "Il monte Analogo" rivista di poesia e ricerca. Vive e lavora a Milano.